Bossi: “Ministeri a Milano”. E Berlusconi dice sì Garimberti (Rai): “Ora spazio agli altri leader”

Bossi: "Ministeri a Milano". E Berlusconi dice sì Garimberti (Rai): "Ora spazio agli altri leader"

Umberto Bossi ROMA – E’ durata poco l’attesa per la sorpresa annunciata ieri da Roberto Calderoli per ribaltare il voto delle elezioni amministrative a Milano. In un’intervista alla Padania il ministro leghista ha scoperto le carte svelando quelle che secondo il Carroccio saranno le novità in grado di confermare Letizia Moratti a sindaco del capoluogo lombardo.  Decentramento dei ministeri, riforma del fisco e Senato federale: ecco, afferma Calderoli, le “prossime mosse” del governo.

L’uscita di Calderoli ha fatto venire allo scoperto lo stesso Umberto Bossi. Decentrare alcuni ministeri a Milano e intervenire sulla pressione fiscale, secondo il leader del Carroccio, “sono tutte e due cose possibili”, certo è che “dobbiamo portare i ministeri a Milano e penso ne arriveranno due”. Parole che dopo il disimpegno della prima fase della campagna elettorale fanno ora da prologo all’annuncio di una partecipazione in prima persona a sostegno di Letizia Moratti 1. “Sì, mi impegnerò contro Pisapia, perché rischia di trasformare Milano in una zingaropoli”, ha affermato Bossi. “Farò almeno un comizio”, ha precisato. E la conferma del decentramento ministeriale è venuto dallo stesso Berlusconi, in un intervento a Telelombardia in cui non ha mancato di attaccare ancora Pisapia 2: “Con Bossi abbiamo pensato di continuare la nostra attività di governo, abbiamo pensato anche a qualche decentramento per alcune funzioni di governo, ci siamo consolidati nella necessità di realizzare la riforma della giustizia, la riforma del fisco e dell’architettura istituzionale dello Stato”.

Repubblica

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