Luca Alici
La tradizione dell’autorità. Un confronto tra Paul Ricoeru e Hannah Arendt
Abstract
Nella vasta geografia ricoeuriana è possibile individuare due regioni tematiche apparentemente trascurate, ma tutt’altro che secondarie e anzi persino confinanti: l’attenzione alla coppia “potere-autorità”, da un lato, e il confronto con Hannah Arendt, dall’altro. Relativamente alla prima componente, la sfida è districarsi tra la complessa nozione di “potere” e l’indebolita categoria di “autorità”, attraverso una dialettica costante tra orizzontalità e verticalità, forma e forza, compimento e scacco. Nel secondo caso, si tratta di un confronto con un’autrice rispetto alla quale Ricoeur condivide un orizzonte critico (il tentativo di evitare ogni possibile ricaduta nell’ipostatizzazione dell’”io pensante”) ed è vicino in più di un itinerario (il riferimento aristotelico e l’attenzione verso una prudenza fronetica; le questioni della temporalità e della narratività, della promessa e del perdono; la contestazione del primato metafisico dell’Essere e il rapporto “difficile” con l’ontologia). Il riferimento all’”autorità” costituisce una delle tangenze e, in quanto tale, l’oggetto di questa riflessione.
L’obiettivo è far dialogare Ricoeur e Arendt intorno al tema dell’autorità, nella consapevolezza che ciò possa essere utile in relazione all’approfondimento di una categoria che vive ancora oggi una crisi importante, la cui urgenza era già distintamente avvertita da entrambi […]