Olfa Youssef, Le Coran au risque de la psychanalyse, Paris, Albin Michel, 2007, pp. 218. Euro 16.
Questo libro merita una particolare attenzione perché non solo aiuta il lettore a promuovere un altro approccio del Corano ma gli offre la possibilità di calarsi nella storia, di analizzare i testi e i loro contesti andando oltre una semplice lettura letteralista e mitologica.
Nella sua prefazione Olfa Youssef scrive:” Quest’opera s’inserisce in un doppio movimento che abbina l’obiettivo al soggettivo. Gli atti barbari e gratuiti commessi in nome dell’islam, il deprezzamento della donna e la violenza commessa nei suoi confronti che alcuni pretendono di trovare giustificati nel Corano, sono altrettante ragioni oggettive che possono condurre una donna musulmana come me ad interrogare il Corano, fonte primaria dell’islam, e unica fonte che fa l’unanimità dei musulmani”. Olfa Youssef è una studiosa universitaria, specialista in linguistica e psicanalisi e come donna magrebina ha vissuto quotidianamente le conseguenze delle varie interpretazioni coraniche; una tale esperienza le ha permesso di utilizzare gli strumenti della teoria del linguaggio, della semiotica e soprattutto della psicanalisi per mettere in luce le strutture linguistiche, semiotiche e incoscienti del Corano per fornire diverse chiavi di lettura e d’interpretazione del testo sacro. Spesso si fa dire al Corano tutto e il contrario di tutto. In altre parole, si fa dire ai morti ed ai testi ciò che vogliamo sentir dire: è l’elogio in chiave oscurantista dell’apologia e della propaganda come mezzo e strumento d’indottrinamento d’individui che conoscono male la loro religione e soprattutto il loro passato storico. Gli oscurantisti predicatori leggono i testi coranici con una chiave di lettura letteralista distaccandoli dal loro contesto storico e per farne un uso ideologico da attualizzare!!! Questo libro è da leggere perché offre una lettura modernissima del testo e favorisce anche la comprensione della nostra epoca odierna. Ahmed Habouss