Un’antropologia del dolore

sabato 28 maggio 2011, ore 10.30
piazza dello Spirito Santo

David Le Breton

Non vi sono dolori senza sofferenza. Il dolore infrange l’esistenza proporzionalmente alla sofferenza che induce, ma potrà essere sia immenso, sia irrilevante. Quando è subìto, il dolore distrugge, divora con la sua incessante tortura, paralizzando il pensiero, la vita, il desiderio e i rapporti sociali. Se invece è scelto come mezzo di espiazione o manifestazione di fede, o nello sport, o ancora nelle modifiche apportate al proprio corpo, come nel caso della body art, allora il dolore contribuisce alla costruzione dell’individuo. Sulla scia dei suoi studi dedicati all’antropologia del dolore, David Le Breton parlerà del modo in cui la percezione del dolore induce una sofferenza più o meno profonda, distruggendo o invece costruendo l’individuo, ma influendo sempre sulla sua condotta e sui suoi valori, sulla trama sociale e culturale in cui vive.

 

David Le Breton è professore di Sociologia e Antropologia all’Università Marc Bloch di Strasburgo, membro dell’Institut Universitaire de France e del Laboratoire Cultures et Sociétés en Europe, e autore di numerosi saggi sull’antropologia del corpo, tema sul quale è uno dei massimi esperti europei. Tra le sue opere non ancora tradotte: Anthropologie du corps et modernité (PUF, 2003), La sociologie du corps (PUF,1992); L’Adieu au corps (Métailié, 1999), En souffrance (Métailié, 2007), Expériences de la douleur entre destruction et renaissance (Métailié, 2010). In italiano sono stati tradotti: Passione del rischio (EGA, 1995); Il mondo a piedi (Feltrinelli, 2001); La pelle e la traccia. Le ferite del sé (Meltemi, 2005); Il sapore del mondo. Un’antropologia dei sensi (Raffaello Cortina, 2007); Antropologia del dolore (Meltemi, 2007); Antropologia del corpo e modernità (Giuffrè, 2007).

Dialoghi sull’uomo

Fonte:http://www.dialoghisulluomo.it/it/2011/le-breton/un%E2%80%99antropologia-del-dolore

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